Dicembre 2022, la fine dei conti

da Matteo Dall'ava
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Avere la propria vision di sé tra 10 anni è l’unica spinta ammissibile per raggiungere i propri obiettivi annuali e vivere felici

Dicembre è il mese in cui si tira una riga e si fa il conto di tutto quello che è successo. A gennaio è stato rieletto per la seconda volta come Presidente della nostra ridente Repubblica il mitico Sergio Mattarella. A febbraio è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, mentre marzo è passato via abbastanza liscio. Aprile vede invece la rielezione di Emmanuel Macron come Presidente dell’altezzosa Repubblica Francese ed Elon Musk acquista Twitter per 44 miliardi di dollari, spicciolo più, spicciolo meno. La tarda primavera e l’inizio dell’estate passano via lisce per arrivare al tragico luglio in cui l’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe viene assassinato durante un comizio. E sempre in questo mese la CIA fredda Ayman al-Zawahiri, leader di al Qaida. La fine dell’estate vede purtroppo la dipartita anche della Regina Elisabetta II e l’inizio delle proteste delle donne iraniane a seguito della morte di Mahsa Amini. Con l’inizio dell’inverno, finalmente, parte la missione spaziale Artemis 1, mentre in Italia si apre l’importantissimo dibattito della quota limite per l’obbligo del Pos. Un 2022 più di bassi che di alti, se dovessimo ragionare con la pancia. Per fortuna, la realtà di ognuno di noi può essere differente da come va il mondo; a volte basta cambiare il punto di vista.

Ecco perché dico che il mio 2022 è andato abbastanza bene. Non certo come quello di Mattia Binotto, team principal del Cavallino, che dopo essersi dato un bel 8,5 per la stagione della Ferrari in Formula1, è stato gentilmente accompagnato alla porta. Ecco io avrei seguito una linea più understatement, ma a volte piccole soddisfazioni personali possono essere delle ancore molto forti per far dire alla nostra vocina interna che possiamo superare la prossima sfida. Questo non è un banale sapersi accontentare, ma utilizzare ogni minimo successo per tenere cariche le batterie e affrontare con energia le prossime sfide. Io, ad esempio, per il 2022 vado molto orgoglioso dei 10 minuti che riesco a dedicare ogni giorno allo studio dell’inglese. Mi servirà per diventare corrispondente in Italia di un importante magazine inglese. Sì, perché tendenzialmente sopravvalutiamo ciò che possiamo fare in un giorno, una settimana, un mese, un anno e sottovalutiamo quello che potremmo fare di grande in 10 anni se solo riuscissimo a mantenere alta la costanza e la fame.

In 10 anni potremmo terminare una seconda Laurea con dottorato e master incluso. Potremmo parlare una lingua diversa dalla nostra come fossimo un autoctono di quelle terre. In 10 anni potremmo diventare esperti di un settore che prima ignoravamo. Ma senza la costanza e la fame di portare a casa risultati, ci troveremo alla fine di ogni dicembre ad avere quell’amaro in bocca. A cercare di fare il punto su una situazione che è partita già stagnante. Dobbiamo imparare a ragione a medio e lungo termine e a porci obiettivi a breve, ma che siano in funzione di progetti più grandi che necessitano di più tempo. Chiediti dove e cosa vorresti essere tra 10 anni. Se ci devi pensare, significa che non lo sai. Allora per Capodanno, prima di farti le solite promesse fermati. Decidi tu quanto tempo. Parla con qualcuno che stimi e fatti aiutare perché per arrivare in orario a un appuntamento, bisogna sapere prima dove e quando sarà.

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