“Non dare nulla per scontato. Tutto può finire, tutto può cambiare, tutto può iniziare.”
Un aforisma senza né madri né padri, ma di estrema attualità che sebbene ciascuno di noi abbia vissuto sulla propria pelle, nessuno riesce proprio a tenerselo a mente. Un’espressione che sicuramente ha segnato molti aspetti negativi della nostra vita. È umano. Ma che statisticamente, in alcuni momenti, ha cambiato o cambierà in meglio i nostri giorni. Per non dimenticare mai queste parole dovremmo tatuarcele sulla pelle. Scriverle su un post-it da attaccare al frigorifero. Inserirle tra le note dello smartphone o appena si accende il laptop. Illustrerei perfino un cartello stradale su questo tema, così da ricordarci, mentre siamo in strada, di non dare mai nulla per scontato. Lo farei di forma ottagonale, come quello dello stop. Dentro nessuna scritta, ma un grande occhio stilizzato la cui pupilla è un diamante. Un memento che dica a tutti di riconoscere valore e quindi attenzione a ciò che si vede e si vive
Non dare nulla per scontato nella vita privata come in quella lavorativa a tutti i livelli, dalla situazione macro alla micro. Salute e pace, in primis. Chi avrebbe mai detto che una pandemia avrebbe cambiato così profondamente la nostra società. E quanti avrebbero scommesso su una guerra in Europa? Mentre lo scrivo non mi sembra ancora vero.
Eppure, di prove ne abbiamo, sebbene qualcuno continui a negare entrambe le situazioni. E nel piccolo? La settimana scorsa sono stato invitato al test ride di uno scooter elettrico. Era un po’ di tempo che davo buca a questi eventi. Prima del covid era ritenuto normale partecipare senza una precisa attrezzatura da motociclista, casco compreso. Anzi, capitava spesso che il casco oltre a essere fornito di default, diventasse uno dei gadget per ricordare al giornalista di aver partecipato. Un gentile omaggio per arruffianarsi qualche aggettivo positivo in più nell’articolo. Questa volta, come sono arrivato all’evento, così me ne sono andato. l casco era ovviamente obbligatorio trattandosi di test ride. Ma la casa madre non ne aveva a disposizione nel luogo della location, che tra l’altro era di proprietà, e l’organizzatore mi ha detto che avrebbero impiegato troppo tempo tra l’andata e il ritorno dalla sede centrale per recuperarne uno. Conclusione? Mi hanno detto di arrangiarmi. Così molto arrabbiato per aver perso una mattina di lavoro me ne sono tornato a casuccia. Allo stato dei fatti non ho potuto svolgere il mio lavoro ed essendo un free lance, per me significa che quella mattina è stata puro costo. Per l’azienda significherà non uscire con articolo verticale sul proprio prodotto sulla rivista per cui lavoro.
Vedendola dall’altro lato della medaglia, questa esperienza ha reso entrambi più attenti. Io non darò più per scontata l’attrezzatura, mentre l’ufficio di pubbliche relazioni non si dimenticherà più di segnalare sulla mail d’invito di portare il casco come dotazione propria. Del resto, nell’espressione “non dare mai nulla per scontato” è compresa anche una sfaccettatura positiva data proprio dal fatto che oggettivamente tutto ciò che è negativo può finire; tutto può cambiare anche in meglio; e che qualcosa di bello può iniziare. È il nostro istinto di sopravvivenza a focalizzare la nostra attenzione su ciò che ci può accadere di brutto. Ma dare per scontato che andrà bene può metterci nella giusta predisposizione a ottenere un risultato positivo. È la profezia che si autorealizza: direbbe qualche esperto di comunicazione e di leadership. Se sei convinto di potercela fare, ce la farai perché non ci saranno scuse. Troverai il modo di superare ogni difficoltà perché nella tua testa hai già ottenuto il risultato che pensavi di meritarti. Ecco perché ritengo che non dare nulla di scontato sia un messaggio di estrema speranza.
