Costanza, persistenza, ostinazione, fermezza e resistenza. Cinque parole per indicare una sola qualità. Quella di chi non è volubile. Le persone volubili possono essere anche divertenti, ma generano insicurezza nei confronti delle persone che le frequentano. Cinque sfumature che riescono a dare una dimensione tridimensionale, quasi carnale, a questo modus operandi verso il successo. Se la costanza, infatti, è l’attributo di chi rimane saldo nel suo proposito, la Persistenza sottolinea continuità nel perseguire uno scopo, dunque un comportamento tenace. Mentre la caratteristica di chi resta fermo nella risoluzione presa con caparbietà si dice ostinazione. La Fermezza, a sua volta, aggiunge al restar saldi, che è proprio della costanza, una sfumatura di energia, di irremovibilità. Con resistenza si mette, invece l’accento sull’energia che bisogna impiegare per restare fermi nella difesa delle proprie idee o iniziative.

Cinque parole che prendono voce nell’espressione Chi la dura la vince. Sapete chi è stato il primo ad aggiudicarsi la sua paternità? Lorenzo De Medici nella novella La Ginestra del Boccaccio. La frase è questa: «perché nissuna cosa infine è difficile a chi vuole, et chi la dura la vince». Oggi, questa espressione che viene usata come incitamento deriva dal latino Vincit qui patitur. I latinisti la tradurrebbero in Vince chi resiste. Un significato lapalissiano, ovvero, che chi persevera ottiene ciò che vuole. È la costanza, non la fortuna, ad aiutare gli audaci come dice Virgilio nell’Eneide.
Sono molti gli aforismi che chiariscono ancora meglio questo concetto. Secondo Confucio, ad esempio, «È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia».
Sono molti gli aforismi che chiariscono ancora meglio questo concetto. Secondo Confucio, ad esempio, «È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia»
Anche Buddha ne dà una visione chiara e motivante raccontando che «Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla perseveranza.» Anche sir Winston Churchill era convinto dell’importanza della costanza quando diceva che «Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.» Infine, una delle certezze che hanno accompagnato Steve Jobs nei suoi successi: «Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza».
