Una nicchia mai approcciata, un progetto inusuale, una filosofia globalmente riconosciuta e la capacità di lavorare con qualcuno molto diverso da te: ecco i segreti di una partnership di successo.
In questi giorni è uscita la notizia della partnership di Leasys, società del Gruppo FCA Bank e player della mobilità, e la Reggia di Venaria, residenza reale sabauda dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e gestita dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Che cosa avranno mai in comune queste due realtà per stringere una partnership?
Vediamo punto per punto.
Identificare una nicchia di mercato specifica
Il primo passo per una partnership che porti i risultati aspettati riferiti a un obiettivo specifico (aumento numero contatti, campagna di raccolta dati, aumento vendite auto elettriche, ecc.) è identificare il target. A chi ci si vuole rivolgere? E se vogliamo farlo, dobbiamo comunicare in maniera efficace. Ecco perché servono le competenze del corso di CopyGraphing. Il gruppo FCA, da dopo il lockdown, sta lanciando molti modelli di vetture ibride, ibride plug-in ed elettriche. Il loro costo è più alto delle automobili con motore a combustione. Quindi Leasys ha bisogno non solo di comunicare, ma di entrare in relazione con un pubblico che abbia una capacità di acquisto oltre la media. Deve riuscire a convincerlo che viaggiare in elettrico si può. È facile. È comodo. È divertente. Idem per La Reggia di Venaria che dopo l’isolamento causato dal Covid-19 deve ritornare a essere una meta turistica. Ma non è mai stata una location di massa. La Reggia di Venaria è un luogo lento. Uno spazio che attrae una clientela sofisticata alla perenne ricerca del bello e della conoscenza. Una clientela che non accetta di ignorare.
Meglio se le partnership sono inusuali
Una volta identificato il target di riferimento, si cerca di capire quale altra attività ha in comune la clientela con cui si desidera instaurare un nuovo rapporto. Mai fermarsi alle prime battute. In questo caso è consigliabile il vecchio e mai sbiadito brainstorming. Più il partner è diverso e distante dal nostro business, più la notizia della partnership sarà «notiziabile» con il rischio che diventi davvero un grande successo. In questo caso abbiamo il mondo della vendita automotive e una nicchia del mondo degli interessati all’arte.
Progetti inattaccabili
Ovviamente il tema della partnership deve avere caratteristiche inequivocabili: deve essere attuale; in comune con le due realtà, inattaccabile da terzi ovvero deve essere globalmente riconosciuto come positivo. Solo in questo modo la notizia di questa nuova alleanza potrà passare di persona in persona. Nel caso in esame, il tema che fa da collante è la mobilità green. Questa partnership è il primo passo all’interno del nuovo progetto ArtElectric di Leasys volto a sostenere e valorizzare l’arte e la cultura attraverso la creazione di itinerari turistici tra Regge, Residenze d’arte e Dimore storiche d’Italia, con la creazione e l’installazione di una rete capillare di colonnine di ricarica Leasys che supportino la mobilità green su auto elettriche e ibride del Gruppo FCA.
Win to win con un reale beneficio per il cliente
Entrambe le parti devono uscire vittoriose da questo accordo. Una realtà non può fare da parassita all’altra e comunque, la partnership deve produrre un reale beneficio per l’utente finale. In questo caso, Leasys dimostra alla clientela che viaggiare in elettrico è comodo e ti porta dove vuoi tu senza compromessi. Le colonnine saranno infatti posizionate molto a ridosso della Reggia di Venaria. Tra due mete simili, la clientela sceglierà la Reggia. Arrivati con buona parte della batteria scarica, dopo la visita, i clienti si ritroveranno un’autonomia maggiore di guida rispetto a quando erano arrivati. E tutto ciò senza spendere un centesimo in più.
Infine, le partnership davvero vincenti sono quelle che apportano alle due o più realtà coinvolte, maggiore beneficio e maggior risparmio di qualunque iniziativa singola presa dalle parti. Sembra un’affermazione lapalissiana, ovvia, ma l’attuazione di progetti di partnership è più complicata di quanto si possa credere. A decidere non si è mai soli. È come un matrimonio: «Due anime ma un singolo pensiero, due cuori che battono come uno» diceva il barone Friedrich Halm.La partnership deve portare a un aumento di awareness superiore alla somma delle due singole

