E TU, A QUALE COMMUNITY DIGITALE APPARTIENI?

da Alessandro Braga
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Entrare a far parte di una community digitale, chiedere e ascoltare i suoi consigli su come muoversi: ecco le tre azioni che il brand deve compiere per muoversi all’unisono con il cambiamento e concepire in questo modo nuovi prodotti e servizi innovativi per l’avvenire.

Come creare, ricercare, mantenere, consolidare e infine sì, anche entrare, domandare ed ascoltare: queste sono le ultime tre azioni attribuite alla community digitale di un brand.
Il periodo di reclusione forzata nelle nostre case ha dato prova a tutti, malati e non, di quanto siano fondamentali le azioni di una comunità all’interno della società civile.

Non parliamo solo delle istituzioni come Croce Rossa e Protezione Civile. Ma di tutte quelle donne e uomini che si sono sentiti prossimi alle persone più deboli del loro palazzo o del loro quartiere. Attenzioni rivolte a chiunque avesse più bisogno. 

Portare a casa la spesa, andare a prendere le medicine, prendersi cura del vicino con un rinnovato slancio. In questi mesi di lockdown, la community tradizionale ha dato prova di esserci. Di essere forte e unita per non lasciar indietro nessuno.

Ma grazie alla tecnologia, la community si è potuta spostare anche sul web. Una community digitale che si è adoperata per dare molte risposte. Non solo su temi legati al Covid-19. Ha cercato di tenere insieme persone che per necessità erano ciascuna a casa propria. Ha creato corsi, webinar, presentazioni, chat e tanto altro. La community digitale ha fornito le risposte a nuovi bisogni e nuove esigenze. E perché non dovrebbe farlo anche con il tuo brand?

E così, in tempi di post lockdown, in cui qualcosa sembra essere cambiato – ma non sappiamo ancora esattamente cosa – la community digitale è la più indicata a dare le risposte necessarie ai brand per spiegare loro cosa è cambiato o cosa sta cambiando. Meno potere d’acquisto? Forse. Necessità di risparmiare per un futuro incerto? Se possibile! Il bisogno di una nuova tipologia di prodotto? Può essere. L’unico modo certo che i brand hanno per capire cosa è cambiato e quali azioni è bene intraprendere per seguire il cambiamento è chiederlo alla community digitale.

I brand devono – e questo è un must – interagire e chiamare la propria community digitale allo scambio. Le richieste, le osservazioni, i dubbi e le certezze della comunità digitale possono aiutare il brand a prendere le decisioni migliori. E ancora. In una nuova prospettiva di experience, clienti e consumatori devono intervenire nella catena del valore dell’azienda e del brand già dalle prime fasi. Chiedere aiuto alla community digitale significa creare un nuovo spazio in cui interagire, condividere e confrontarsi, per generare un legame più solido e diretto.

Questa nuova esperienza del brand a cui tutti i membri della community digitale hanno diritto permetterà all’azienda di entrare in contatto e interagire in modo più dinamico e diretto con le diverse identità della propria community. Gli argomenti possono essere i più disparati come il brand, il design del prodotto, il ruolo dei negozi o l’esperienza online. Ma anche argomenti di interesse generale come la moda, il costume, la società o le nuove tendenze nei consumi.

A ben vedere, però, queste azioni non hanno l’obiettivo di allargare il portfolio dei clienti per vendere di più. Aprire le porte del proprio brand alla community è il modo per permettere a se stessi di entrare a far parte delle comunità stessa. Solo come membro di una comunità, infatti, il brand si può muovere all’unisono con il cambiamento e concepire in questo modo nuovi prodotti e servizi innovativi per l’avvenire.

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